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Visione Ue per l’agricoltura: un “contenitore da riempire”
di ANTONIO OLIVA
La visione per l’agricoltura e l’alimentazione finalizzata a realizzare un settore attrattivo per le generazioni future, presentata di recente dalla Commissione europea, è al centro del dibattito a livello europeo e nazionale.
L’iniziativa, che ha suscitato particolare interesse per il “cambio di rotta” dell’Unione europea sul settore primario che diventa centrale, vede in primo piano la tutela della produttività basata su modelli agricoli innovativi, che consentano agli operatori agricoli di accedere alle opportunità offerte dalla scienza, dalle risorse digitali e dalla tecnologia.
L’attuale situazione mondiale ha aumentato le sfide per l’intera filiera che ha quindi bisogno di nuovi approcci risolutivi rispetto alle minacce commerciali.
La visione delinea quattro ambiti prioritari per un settore agricolo europeo che abbia le seguenti caratteristiche: attrattivo, competitivo e resiliente, adeguato alle esigenze future e che offra condizioni di vita e di lavoro eque nelle zone rurali.
Semplificare ulteriormente le politiche europee e aumentare la diffusione dell’innovazione e della digitalizzazione sono i prerequisiti per tutte le azioni delineate nella visione.
Il documento sulla visione per l’agricoltura e l’alimentazione è stato ampiamente esaminato e discusso nel corso del Consiglio agricoltura e pesca dell’Unione europea che si è tenuto il 24 marzo scorso a Bruxelles, presieduto dal Ministro polacco dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, Czesław Siekierski.
In generale gli Stati membri, nel corso della riunione, hanno accolto con favore la visione, in particolare l’accento posto sull’agricoltura quale settore strategico e l’importanza di promuovere l’agricoltura come scelta professionale per le generazioni future. Il Consiglio ha inoltre accolto con favore la particolare attenzione rivolta alla competitività e alla garanzia di redditi dignitosi ed equi per gli agricoltori.
Nel corso della discussione i Ministri dell’Agricoltura degli Stati membri hanno sottolineato la necessità che la Politica Agricola Comune (PAC) disponga di un bilancio adeguato e distinto basato su due pilastri, come pure l’importanza di continuare a sostenere le zone rurali. Diversi Paesi hanno sottolineato anche l’importanza di evitare la concorrenza sleale nel contesto del commercio internazionale.
Il Consiglio agricolo ha poi convenuto in generale sull’importanza di ridurre la burocrazia e semplificare le politiche. Sono state evidenziate quali priorità fondamentali anche il rafforzamento dell’innovazione e la promozione di nuove tecnologie per il settore agroalimentare, come pure la garanzia di un equilibrio tra sostenibilità ambientale, sociale ed economica. A tale riguardo, diversi Ministri hanno accolto con favore un approccio maggiormente basato su incentivi per promuovere la transizione verso un’agricoltura sostenibile.
Sebbene le delegazioni abbiano condiviso alcune idee su possibili nuove fonti di reddito per gli agricoltori, comprese quelle derivanti dalla bioeconomia, molti Ministri hanno sottolineato la necessità che la PAC garantisca agli agricoltori un reddito di base.
A tale proposito, la Commissione europea ha assicurato che la futura Politica Agricola Comune, nell’ambito della prossima proposta sul Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), sarà più semplice e mirata, con un sostegno più orientato agli agricoltori che si impegnano attivamente nella produzione alimentare, con particolare attenzione ai giovani agricoltori e a coloro che praticano l’agricoltura in zone soggette a vincoli naturali.
La Commissione, con un cambio di passo rispetto al passato, mette in evidenza che l’Europa ha bisogno di un settore agroalimentare prospero e competitivo, che opera in un mercato globale sempre più aperto e soggetto a situazioni in continua evoluzione.
Sostanzialmente, la nuova visione delinea un settore agroalimentare che sia sufficientemente resiliente da riuscire a reagire alle crisi e alle sfide future, senza trascurare che il settore contribuirà concretamente agli sforzi dell’Ue per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici.
Occorre ora che la visione per l’agricoltura e l’alimentazione presentata dalla Commissione europea sia supportata da adeguate risorse finanziarie e siano individuati precisi ambiti di intervento che valorizzino la produttività, sempre nell’ottica della sostenibilità.
Il settore primario deve ritornare a rappresentare un’opportunità economica per il mondo rurale di oggi e di domani, con una visione sempre più aperta alle innovazioni e alla digitalizzazione. E in tale contesto la Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria, che rappresenta i proprietari concedenti la terra in affitto, vuole essere parte attiva del cambiamento ed essere protagonista di un mondo rurale che garantisca sicurezza alimentare, sicurezza ambientale e benessere per le popolazioni che vivono in queste aree.
Il contenitore è stato quindi delineato nella sua prospettiva più ampia, il passaggio che segue è quello di dare sostanza e concretezza alle strategie previste, in termini di progettualità, risorse e obiettivi da raggiungere.
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